6 marzo 2013

Raffiche di vento, cadono alcuni alberi

La mancata tenuta di un albero nell'area della ex-Gil, oggetto di recenti polemiche con esponenti della minoranza, ha confermato la lungimiranza dell'amministrazione sul cattivo stato di salute di quei fusti.
La Redazione

Da questa notte Adelfia è investita da forti raffiche di vento che imperversano senza accenni di tregua. Tanti sono i disagi provocati da questo evento metereologico accidentale, a cominciare dalla circolazione stradale e quella pedonale, senza escludere i pericoli dovuti dalla caduta di oggetti trascinati via da balconi, terrazzi o altre parti delle abitazioni. Purtroppo l'azione del vento è stata così forte in queste ore, tanto da provocare la caduta di alcuni alberi presenti in alcune aree verdi della città e nelle scuole.
Fortunatamente, dal sopralluogo effettuato questa mattina dal capo ufficio tecnico, al momento giungono notizie confortanti sull'assenza di danni a persone, ma quel che sorprende di più è come questi alberi così sontuosi possano aver ceduto alla pressione esercitata dal vento. È chiaro che a contribuire alla caduta di tali corpi verdi abbia certamente inciso il loro stato di salute.
A pochi mesi di distanza dalla polemica sollevata da una parte della minoranza e da un "giornale" locale sull'abbattimento di alcuni alberi secolari presenti nell'area dell'ex-Gil, è stato proprio uno di quei fusti a venir giù. Le foto mostrano palesemente la presenza di radici secche e svuotate, evidentemente indebolite e assottigliate, segnale di uno stato di salute non ottimale. Ecco quindi il sorgere spontaneo di una domanda: "Non sarà che quel tecnico agronomo, incaricato dal Settore Assetto del Territorio per svolgere analisi sullo stato di salute degli alberi presenti in quell'area da riqualificare, da cui scaturì il consiglio di abbatterli, avesse davvero ragione?”
Un consigliere di opposizione, addirittura, mise in dubbio la professionalità dello stesso tecnico, insinuando il dubbio nella cittadinanza e costruendo intorno alla faccenda una azione di protesta contro il provvedimento preso dall'amministrazione locale.
Certo a fatti accaduti, dispiace "perdere" testimonianze storiche del nostro passato, ma è chiaro che trattandosi di elementi naturali anch'essi devono prima o poi fare i conti con il "logorio della vita". Sicuramente per prevenire tali situazioni, occorrerebbe pensare ad un piano per la rigenerazione del verde cittadino, ma nel frattempo rimane tuttavia l'amarezza per posizioni preconcette di tutela assolutamente demagogiche e populiste, per inseguire le quali oggi si sarebbe potuti incorrere in qualche serio pericolo.

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